Il murales del Pacioli con il «Cantico delle Creature» di Francesco d’Assisi
A settant’anni dalla consacrazione della chiesa che è parrocchia Sant’Antonio, di giovedì 31 ottobre 2024, è stato inaugurato il murales “Cantico delle Creature”. Realizzato dalle classi 4A e 4B IPSC dell‘Istituto superiore Luca Pacioli, all’interno del percorso leFp grafico guidato da Sabatino Coppola. L’opera creativa, che abbraccia lo spazio tutto attorno alla statua di San Francesco D’Assisi, oltre a riportare, per intero, il testo del Cantico delle Creature in italiano, ha interpretato in chiave moderna alcuni degli elementi citati dal santo di Assisi.
di noemi de rosa
Nel cuore di ciò che poi è diventata anche una festa della pace, due degli studenti coinvolti, Antonella Paparo della 4A ed Antonio Sommella della 4B, hanno spiegato come si siano serviti dell’Intelligenza Artificiale per dare sfogo alla creatività e poter così realizzare il murales che dal 31 ottobre si può vedere in un angolo della piazza dove c’è la sede dell’Istituto Luca Pacioli e anche la chiesa di Sant’Antonio, quest’ultima, appunto, lì da 70 anni.
L’occasione particolare è stata data anche dalla presenza fortuita della reliquia di Sant’Antonio. Padre Giovanni Milani che a Sant’Anastasia ha portato la reliquia da Padova, ha detto ai ragazzi del Pacioli: «voi entrerete nella storia come quegli alunni, quella scuola che ha lasciato e che lascia un segno d’amore e di pace».
L’introduzione al Cantico delle Creature l’ha proposta padre Giorgio Tufano, superiore dei francescani di Sant’Antonio e memoria storica del convento di Sant’Anastasia, evidenziando che nel 2025 uno dei testi più noti della prima letteratura italiana compie 800 anni dalla sua composizione. Il preside Attilio Trusio ha sottolineato come, con quest’opera, gli studenti abbiano espresso un forte bisogno di pace. Tra le vignette che compongono il murales, realizzato con l’intelligenza artificiale, è presente un’immagine nota a tanti in molte parti del mondo: un bambino palestinese che abbraccia un bambino israeliano. Gesto simbolico di una grande potenza mediatica in questi mesi di guerra tra palestinesi e israeliani, un abbraccio pieno di umanità con il quale la costruzione di un futuro di pace con meno guerre e più fratellanza tra i popoli si rende plastica. Un messaggio di speranza che ha sottolineato anche fra Roberto Sdino artefice del collegamento tra il Pacioli e la chiesa di Sant’Antonio in questa iniziativa: «questi ragazzi – ha detto – perano nella pace, sperano nel perdono, sperano nella possibilità e nella capacità di poter donare al mondo un qualcosa di nuovo».
I veri protagonisti di questa inaugurazione sono stati loro: i giovani che, senza timore, hanno preso parola. Le studentesse Angela Maione della 3BAFM e Rita Tirelli della 3CSC hanno letto il Cantico delle Creature mentre Mariacristina “Titti” Marciano, presidentessa della Gi.Fra. il gruppo giovanile che si ispira a Francesco d’Assisi, ha dato testimonianza della presenza viva dei giovani anastasiani che animano la chiesa ed ogni giorno si impegnano ad essere simbolo di speranza per il futuro. La riqualificazione di quell’angolo della piazza che è stato per anni abbandonato al degrado e a scritte vandaliche è una delle più immediate conseguenze del murales apposto dai ragazzi del Pacioli assieme alla comunità francescana.
Speranza da cui si nutre ed alimenta anche il preside Attilio Trusio, soprattutto per il futuro del Luca Pacioli: seppure sia solo da poche settimane alla guida dell’unico istituto superiore e pubblico che è a Sant’Anastasia. Ma nonostante le poche settimane Attilio Trusio ha già chiara la traiettoria da seguire per poter offrire migliori opportunità agli studenti del Pacioli ma anche una presenza dell’Istituto assai significativa ed attiva sul territorio cittadino e non solo. Attilio Trusio ha in mente di mettere murales ovunque (sua è stata non a caso l’idea di apporre questo murales a piazza Sant’Antonio) lungo l’idea di una scuola che si fa immagine concreta di integrazione e di colori affinché l’ambiente scolastico possa diventare il “quarto insegnante” come lui stesso ha evidenziato. Intanto il Pacioli si sta già adoperando per aprire le porte del progetto ERASMUS non solo agli attuali studenti ma anche ai neodiplomati. L’altro filone che darà ai ragazzi la possibilità di svolgere i PCTO – percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento – all’estero e in prestigiose realtà accademiche della Campania. Intanto a buon ragione, si può dire che per il nuovo corso del Pacioli la prima è andata più che bene.
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La fotosintesi dell’evento
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