Gli anastasiani “incivili” che sparano a mezzanotte hanno colpito il campanile
L’occasione è sempre propizia ma più propizia di tutte è l’arrivo di un compleanno che scatena gli anastasiani “incivili”, per non dire “idioti”, a preparare la batteria di fuochi d’artificio per spararli con a mezzanotte così come è accaduto allo scoccare della mezzanotte tra sabato 26 ottobre e domenica 27 nelle prossimità della chiesa di Santa Maria la Nova a Sant’Anastasia. Fuochi che hanno mandato in fumo la copertura di plastica con cui era stata messa in sicurezza la sommità del campanile della chiesa madre da cui caddero parti di essa. Viaggio breve tra la stupidità di alcuni anastasiani che per festeggiare un compleanno o una loro festività privata hanno la necessità di farlo sapere a tutti sparando fuochi d’artificio a tutte le ore e in ogni periodo dell’anno.
di sara coppola
Alla fine sono dovuti intervenire i vigili del fuoco che poco però hanno potuto fare per evitare che la parte in plastica con la quale era stata messa in sicurezza diversi mesi fa la sommità a cuspide del campanile della chiesa madre di Sant’Anastasia per evitare che parti di essa cadessero come pure successe per strada. A mandare a fuoco quella plastica è arrivata la scintilla dei fuochi d’artificio sparati da alcuni anastasiani che festeggiavano così a mezzanotte l’arrivo del compleanno di qualcuno/a tra loro. Si tratta ormai di un malcostume consolidato tra gli anastasiani contro il quale nessuna prevenzione né repressione è stata mai fatta. Al contrario, coloro (autorità pubbliche, polizia locale e forze dell’ordine) preposti a fronteggiare ciò che è davvero un malcostume negli ultimi anni hanno sempre fatto finta di nulla. Si spara a mezzanotte quando va bene ma anche, come è accaduto, all’una di notte e finanche alle due perché qualche anastasiano idiota ha sempre necessità di festeggiare qualcosa di privato che la città deve sapere. Incuranti di chiunque abbia la necessità di dormire o non essere infastidito, di ammalati, di animali domestici che si spaventano, di lavoratori che si svegliano di buon mattino e quindi vorrebbero dormire, gli anastasiani incivili sono tali per costituzione, per mancanza di civiltà e di cultura, per l’arroganza che imperversa nella comunità locale, per l’idea che la comunità non si deve rispettare ed il convincimento che si può fare tutto fregandosene di tutti.
Del tutto simile ad altri comportamenti d’inciviltà sociale e civile come la sosta selvaggia in prossimità degli incroci e dei passi carrabili, di gettare rifiuti ovunque, di non rispettare le regole, il malcostume di usare e sparare fuochi d’artificio contagia tanti nuclei familiari anastasiani di ogni quartiere e ceto sociale. Emulando persino i fuochi d’artificio delle feste religiose sparati a notte fonda quando il festino o la processione è finita e chi dei festeggiamenti o della processione nulla importa deve subirsi i fuochi d’artificio che fanno costume e comunità tra coloro che li usano e li amano.
Così alla mezzanotte di sabato 26 ottobre i fuochi d’artificio sono finiti sopra il campanile che ha preso fuoco per la copertura di plastica che aveva. Potevano finire nel cortile di un’abitazione o sopra teloni posti in mille luoghi della città a copertura di terrazzi, androni o negozi e causare danni anche peggiori. Al solerte parroco della chiesa madre di Sant’Anastasia, don Tommaso Lucania, ora toccherà provvedere a far ricoprire nuovamente la sommità del campanile poiché costituisce un pericolo in attesa dei lavori già cantierati mentre altri lavori stanno interessando l’intera volta della chiesa di Santa Maria la Nova chiusa in questo periodo ai fedeli proprio perché interessata da lavori urgenti di rifacimento strutturale. Agli amanti dei fuochi d’artificio toccherebbe, invece, riflettere sull’inciviltà che si ha quando si sparano fuochi d’artificio ad ogni ora del giorno e della notte.
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il campanile come appare ora dopo l’incendio della copertura in plastica
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il momento dell’incendio da un video facebook di Maria Tirelli
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