Il Comitato Civico per la tutela della salute pubblica a Sant’Anastasia va avanti. Ecco i prossimi passi…
Lo scorso 8 aprile e poi il 22 per un secondo appuntamento organizzativo si sono ritrovati coloro che a Sant’Anastasia vogliono far partire concretamente il lavoro del nascente “Comitato Civico per la tutela della salute pubblica a Sant’Anastasia”. L’idea, nata raccogliendo le volontà di tanti concittadini, ha dovuto faticare non poco prima di arginare chi ha remato contro, dissipare i dubbi, evitare le provocazioni stupide di qualcuno che diffamava sui social, vincere quell’atavica inclinazione a distruggere tutto quello che è proposto da altri, quella “vocazione” tutta anastasiana a non saper stare assieme ed unirsi almeno davanti ad importanti battaglie comuni. Ma questa volta, la salute pubblica, la lotta contro il “mostro” che provoca così tante morti, può essere l’occasione giusta per affermare la necessità di unire le forze realizzando, nel medio e lungo termine, iniziative, programmi, eventi, campagne di sensibilizzazione e ogni altra cosa possa servire a difenderci dal “brutto male” che uccide. Su questo portale ci sarà, aggiornato in tempo reale, uno spazio di informazione e formazione, dedicato ai lavori e alle attività del “Comitato Civico” con i i numeri di riferimento, i nomi e gli eventi che seguiranno nei prossimi mesi.
Alla fine, o meglio all’inizio, poteva finire come molte altre cose “anastasiane” di cui è lastricata la strada dei buoni propositi. E, invece, il Comitato Civico per la tutela della salute pubblica a Sant’Anastasia, dopo i primi due incontri organizzativi (quello di domenica 8 aprile e di domenica 22), con buona pace di chi aveva remato contro in modi diversi e spesso nefasti, si sta facendo e sarà operativo grazie al contributo di coloro che, tenaci fino allo strenuo, hanno avuto e hanno volontà e senso civico affinché esso possa diventare una realtà utile all’intera collettività. Esso sarà, come negli intendimenti di coloro che lo hanno proposto lontano da ogni fazione politica, impegnato con un programma in un percorso che non può certo riassumersi con la organizzazione di un convegno o, peggio, un evento sporadico per quanto lodevole. Il Comitato Civico avrà uno Statuto interno e cinque gruppi di lavoro, aperti a tutti, all’interno dei quali medici, avvocati, insegnanti, professionisti, persone di ogni settore, operatori della comunicazione, cittadini di ogni mestiere, interesse e sensibilità potranno trovare e donare un momento operativo di azione civile e dare, quando possibile, il proprio fattivo contributo. Ogni gruppo avrà un percorso e ambiti in cui operare per il comune obiettivo di far vivere a Sant’Anastasia una maggiore sensibilità. Ma anche azioni, gesti, monitoraggi, formazione e informazione utili ed indispensabili a fronteggiare un problema che ha così scosso gli animi degli anastasiani negli ultimi anni.
I lutti nelle famiglie che si sono viste portar via affetti cari, spesso giovani, colpiti da quel “brutto male” che ancora colpisce hanno destato preoccupazione, allarme, inquietudine. Persino la facile retorica di chi si è messo a caccia di “sospetti colpevoli”, meriti e primati (politici e non) che a nulla servono ora per un’azione operativa, duratura e concreta. Una pioggia di reazioni, spesso confuse e miste a protagonismo sia pure, talvolta, involontario, che non poteva restare spontanea. Si sono così attivate le istituzioni, i partiti, i singoli cittadini, i politici locali di lungo corso e quelli arrivati da poco. Si è attivato, come sempre in questi casi, il popolo dei social, i gruppi, le associazioni e, in mezzo a questi, anche l’idea di far nascere un Comitato senza bandiere né ideologie che iniziasse a lavorare con un metodo, che provasse a realizzare una maggiore coesione, che potesse mettere assieme le forze diverse di tante realtà cittadine, che potesse unire i contributi, le competenze, gli impegni. L’idea, con la fatica delle cose che vanno controcorrente, è riuscita a superare i primi e già pesanti ostacoli che si sono posti sulla strada della concretezza. Il secondo incontro organizzativo del Comitato Civico, tenutosi domenica 22 aprile scorso, è servito a scremare presenze, volontà ed intenzioni (come sempre accade) per capire, ora, in che modo poter concretamente proseguire.
Le adesioni date in occasione del secondo incontro hanno dato anche un’idea più precisa di coloro che nei prossimi mesi potranno lavorare nei gruppi di lavoro: nomi, cognomi, storie e professioni diverse per percorsi di vita, appartenenze, età, famiglie e sensibilità. Tutti assieme, così come voleva essere per fare un lavoro serio, attento in grado di dare frutti, cdi farsi con il rispetto che si deve ad un tema così delicato, di funzionare e rendere omaggio anche in memoria di coloro che non ci sono più.
Si tratterà di scardinare vecchi modi di fare, consuetudini sbagliati, di elevare il rispetto per l’ambiente e la collettività, di limitare l’uso delle auto che a Sant’Anastasia è troppo elevato anche quando si devono percorrere pochi metri. Una capacità di mettere in programma, progettare, portare avanti e realizzare campagne di informazioni, l’assistenza psicologica, sanitaria e sociale alle famiglie che sono state colpite dal problema; di aiutare a capire, con fondatezza, quali sono le criticità ambientali e, ancor di più, quei multifattori (cibo, stili di vita, tracciabilità, qualità dell’aria, dell’acqua, prevenzione, legislazione) che possono arginare o favorire l’insorgere di patologie cancerogene.
Si tratterà di agire senza gli allarmismi di cui troppo spesso, su questo tema, i social sono pieni; di evitare la facile demagogia, qualsiasi strumentalizzazione politica tra chi cerca solo consensi e meriti o, al contrario, capri espiatori. Il Comitato avrà il compito di raccogliere dati, testimonianze, ricerche scientifiche, di realizzare raccolte dati, indagini sul territorio, di promuovere corretti stili di vita e aiutare chi ha bisogno di orientarsi, capire il fenomeno.
I cinque gruppi di lavoro si stanno ora componendo anche sulla scorta delle adesioni raccolte domenica 22 aprile scorso ma è solo l’inizio. Ciascuno dei gruppi nominerà, al suo interno, i propri coordinatori e dovrà fare qualsiasi sforzo per realizzare ciò che si è dato come programma di lavoro. Su questo portale, sulla pagina facebook e sul gruppo potrete trovare ogni informazione e anche rendervi disponibili. A breve, inoltre, il Comitato Civico indicherà nomi e recapiti dei coordinatori di gruppo. Al Comitato questo portale augura ogni riuscita affinché su questi temi si possa trovare il senso e lo spazio della comunità anastasiana.
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