L’opposizione che ruota sempre attorno allo stesso personaggio, il peggiore di tutti
Il primo di ottobre riandrà in onda, alla biblioteca comunale di Sant’Anastasia, l’opposizione che ruota attorno allo stesso personaggio, il peggiore di tutti se si pensa a come finì la sua esperienza da sindaco di Sant’Anastasia e a ciò che ha raccontato in campagna elettorale, Carmine Esposito, oggi consigliere comunale di opposizione, sulla vicenda delle mazzette per le quali, il 14 dicembre 2013, fu arrestato, tenuto in carcere e condannato in primo grado come poi è stato condannato. Colui che, avendo “arruolato” da tempo anche uno degli altri candidati a sindaco, Mario Gifuni, che gli contendeva i voti degli anastasiani delle scorse amministrative, non ha mai smesso, nemmeno dopo la dura batosta elettorale del maggio scorso, di dettare i temi della politica locale d’opposzione, quell’agire da “regista” e da “primo attore” dentro lo scenario politico locale.
Così il primo d’ottobre si riporta l’attenzione su un tema a lui (loro) caro: il Piano Urbanistico Comunale (PUC). E lo fa (fanno) nel peggiore dei modi, nello stile scandalistico e del sospetto che mira a gettare ombre, discredito, interessi particolari (che chiaramente per loro sono quelli dei loro avversari ora in maggioranza) accanto a ciò che definiscono i loro interessi (che chiaramente sono sempre pubblici ed efficaci) e sempre a favore dei cittadini. Una “favola” tipica del gioco politico di oggi e di ieri. Di quella che se sei all’opposizione di un governo in un paese come Sant’Anastasia (o in altri) guardi in modo diametralmente opposto a ciò che avresti fatto (nel bene e nel male) esattamente anche tu se fossi stato al posto di chi governa ora.
Di certo, qualcuno dirà, è il mestiere di chi va all’opposizione: dire sempre il peggio di chi amministra. Dire che se fossero loro ad amministrare questo (quel) paese sarebbe già il posto migliore del mondo. In mezzo c’è l’opinione del corpo elettorale che si ritiene ancora profondamente e del tutto “manovrabile” a seconda delle bugie, delle mistificazioni, delle tematiche che si riportano in campo e delle abilità oratorie di cui ci si crede capaci.
Quattro mesi dopo le elezioni, grazie anche ad un’azione amministrativa che sembra debba prendere ancora il ritmo ed il passo giusto su molti fronti, l’opposizione, tranne il PD che, questa volta, resta fuori dall’alleanza d’opposizione, ruota tutta attorno al già sindaco Esposito che “manovra” nei temi e nei tempi anche il consigliere Gifuni a cui la questione morale di fare opposizione con gli stessi temi e negli stessi luoghi di un “alleato” arrestato per tangenti e già condannato in primo grado non vale più o, forse, non è mai valsa davvero. In fondo, è stato proprio lo stesso consigliere Mario Gifuni, subito dopo le elezioni, a sommare impropriamente tutti i voti avuti dai tre candidati a sindaco perdenti e a dire che tra loro tre e il sindaco in carica, in fondo, c’erano stati e ci sono solo pochi voti di differenza. Sarà per questo che il fronte salviniano anastasiano, quella nuova destra che poteva sorgere a Sant’Anastasia, piena di entusiasmi e di nuovi volti, grazie anche al suo impegno, si è fusa ora e ruota del tutto e sempre attorno al già sindaco Esposito? Di certo, oltre qualche ritardo che si inizia a notare della maggioranza attuale, va notato il parterre in programma il primo di ottobre che dirà di tutto e di più su un tema che si presta molto bene allo scandalismo e al più “alto spargimento” di sospetti. Salvo poi indagare sulle imprese locali per capire in quanti e quali modi questa bella opposizione (che ruota attorno al peggiore dei personaggi che ha) ha usato gli stessi modi della politica di sempre: scambiare per favori ciò che dovrebbe essere un impegno civile di tutti i politici a favore delle imprese locali e fare del PUC ciò la politica non riesce a fare alla luce del sole. Chiameranno così accordo d’interesse quello che tutti (anche loro) hanno tentato, tentano e tenteranno perché la politica si regge così da sempre: scambiare ciò che è un diritto della collettività per un favore da dare agli amici.
L’allegra compagnia della opposizione che ha nel “cartello” (mai sconfitto) di Esposito la peggiore regia e temi già noti da sfruttare fino in fondo. Magari fino alla prossima elezione. Perché fanno presa e sono suggestivi. Perché trasformano i carnefici in vittime e il giorno nella notte. Un filone che non si fermerà di certo al primo di ottobre. Assieme faranno molte e belle cose solo per suscitare dubbi, sospetti, immettere veleni, dire che siamo al buio, allo sbando, alla frutta. Come fa ogni opposizione ma, soprattutto, quella peggiore che vuole solo una cosa: mandare a casa i rivali per sostituirsi a loro. Il già sindaco (quello che fu sindaco ormai dieci anni fa) non vede l’ora. Occorrerà, per questo e per altri mille motivi, che la maggioranza, chiamata solo quattro mesi fa ad amministrare il paese già al primo turno, sappia essere non veloce ma di più. Dovrà avere un passo più avanti di chi la vuole far fuori invece che segnare, al secondo mandato, troppe pause di riflessioni sui diversi temi che i cittadini non riescono a capire e nemmeno a collocare nei posti e nei contesti giusti. Nel frattempo, godetevi questo interessante ed arguto incontro politico a tema. Un tema che scotta per gente che arde dal desiderio di fare dello scandalismo e dei retroscena (che non hanno mai fatti, nomi, cognomi e denunce in tribunale) il loro unico programma politico locale.